GABBO PRESENTE!
Ebbene dopo quasi una settimana di assenza da questo forum, mi trovo a riconnettermi e sentirmi in dovere di commentare fatti, che non sarebbero neanche dovuti accadere, e commenti che chi non sa e non ha mai vissuto un "certo mondo" non dovrebbe neanche lasciare.
Voi no, ma io conoscevo Gabriele. E non doveva morire così. Questa è l'unica certezza che ho. Ora la rabbia è tanta, il dolore anche.. E io ho sentito fin troppe cose in questi giorni che non stanno nè in cielo nè in terra. Ed ora per giustificare chi ha sparato, si tenta di infangare anche chi ha pagato con la propria vita parlando di fantomatici coltelli e spranghe.. Mah! Che schifo..
Detto questo, mi piacerebbe aprire un po' gli occhi a chi parla tanto per parlare, spesso di cose che non sa neanche dove stanno di casa, e a chi invece si sta interrogando sul perchè di tanta rabbia contro le forze dell'ordine e lo stato in seguito alla "fortuita" morte di un ragazzo di 28 anni.
Premetto, che mai come oggi sono fiera di essere ultras, di pensare da ultras, e di aver vissuto gran parte della mia vita come tale.
Per avere un quadro della situazione chiaro, in merito ai fatti di domenica, bisognerebbe andare un po' indietro nel tempo, a qualche mese fa, quando in seguito agli scontri post derby Catania-Palermo, l'ispettore Raciti perse la vita.
L'intero mondo del calcio, si fermò, giustamente, per la gravità dell'accaduto. Lo stato, impose alle società di calcio, degli inutili "tornelli" fuori dagli stadi, i biglietti nominali, ed inasprì le pene per i cosiddetti "ultras", "il male del calcio", "la frangia violenta", "il cancro".
Come voi siete "quelli delle corse clandestine", miei cari, così gli ultras, sono "il male del calcio".
La morte dell'ispettore Raciti, però, non ha insegnato niente purtroppo allo stato italiano. Non ha insegnato niente alla Polizia italiana. Non ha insegnato niente al mondo del calcio.
Nessuno si è mai domandato il perchè di questo accanimento contro le forze dell'ordine, perchè fa comodo così, perchè oggi come allora, è comodo andare a perquisire ed additare movimenti politici scomodi come quelli di estrema destra.
Si, perchè la colpa come la giri la giri è sempre la nostra.
Ogni volta che c'è qualcosa di "scandaloso", di orribile, di vergognoso, di tragico, non ci si chiede dove uno ha bagliato, no, si cerca solo un capro espiatorio.
Come sempre.
Domenica mattina, 3 o 4 automobili, e i relativi "occupanti" (così definiti anche dai giornalisti..), si sono fermate a quel maledetto autogrill di Badia al Pino in prossimità di Arezzo, e lì, presumibilmente resisi conto di essere due gruppi di "supporters" di due squadre che si odiano, (quali la Lazio e la Juventus...), hanno iniziato a battibeccare, insultarsi, forse a darsi qualche spintone, magari anche qualche cazzotto.. E allora?? Non vi è mai capitato di litigare con qualcuno?? Di prendere uno schiaffo o uno spintone?? Io credo di si...
Volevo a questo proposito aggiungere che un giorno, proprio sull'A1, mia madre fu vittima dello schiaffo di un camionista proprio in mezzo all'autostrada senza alcun motivo reale.. Il che se fosse stata presente una pattuglia avrebbe potuto essere visto come "aggressione" o "rissa" se mia madre avesse reagito. O mi sbaglio???
Ma andiamo avanti nella ricostruzione, altrimenti non chiarisco nulla.
Penso che ognuno di voi abbia percorso almeno una volta l'A1, e presumibilmente si sarà fermato in un autogrill qualunque, scorgendo al lato della carreggiata in direzione opposta un autogrill gemello, ebbene.. Non credo ci siano dubbi almeno sul fatto che da un autogrill all'altro di ben poco il Sig. Spaccarotella (l'agente che ha UCCISO Gabriele Sandri..) poteva essersi reso conto.
Comunque, ammesso che "quei delinquenti" potessero essere stati coinvolti in una rissa, e ammesso anche che il Sig. Spaccarotella si fosse reso conto di quanto stesse accandendo nell'autogrill di fronte, non trovo nessunissima spiegazione nè giustificazione a tirare fuori una pistola ad almeno 70 METRI DI DISTANZA e fare fuoco neanche in aria, figuriamoci ad altezza d'uomo verso una vettura IN MOVIMENTO.
Si, signori miei, la vettura in questione si stava portando verso l'uscita dell'autogrill stesso e Gabriele era seduto dietro, dormiva perchè aveva finito di lavorare alle 5 al Piper.. Immaginate ora di essere seduti accanto a lui, e immaginatevi di accorgervi che la botta che avete sentito non deriva da un sasso che ha preso la macchina ma dal proiettile che ha raggiunto Gabriele alla nuca, e comincia la corsa contro il tempo fino al casello di Arezzo a 5 km circa da quel maledetto autogrill, dove il 118 nulla ha potuto se non constatare il decesso di Gabriele.
L'importante è che voi però vi immaginiate di essere stati seduti lì, accanto a lui, nel tragitto fino al 118, fino al casello. Mi piacerebbe sapere come vi sareste sentiti voi. Mi piacerebbe sapere come l'avreste pensata in merito se seduta su quel sedile posteriore, in quella macchina, ci fossi stata io magari.. Niente di più facile, ve lo assicuro! Spesso ho fatto trasferte in macchina, e altrettanto spesso, mi è capitato di battibeccare con qualche altro "supporter" ad un casello, piuttosto che ad un autogrill, o più semplicemente dalla mia stessa auto nei confronti di un'auto accanto o dietro di me.
Ora cosa mi dite? Come vi sareste sentiti voi? Mi piacerebbe proprio saperlo!
Ma andiamo avanti..
La prima notizia arrivata dai media, è stata :
"morto un tifoso laziale durante scontri ad un autogrill colpito da un proiettile FORSE esploso da un poliziotto" (sono circa le 12.00...)
prima cazzata.
Poi, un susseguirsi di cazzate allo scopo di COPRIRE o NASCONDERE la verità su quanto accaduto. (Dalle 12.00 fino alle 14:30..)
Inter-Lazio è stata rinviata intorno alle 13.00 grazie alle richieste dei Presidenti Lotito e Moratti (perchè probabilmente altrimenti avrebbero fatto iniziare lo stesso la partita..)
Nonostante la richiesta del Presidente della Federcalcio Abete, il Sig. Manganelli (capo della polizia..) incalzato dal Ministro Amato, ha deciso che il calcio non avrebbe dovuto fermarsi per la morte di Gabriele Sandri, facendo slittare l'inizio delle partite di 10' in "segno di lutto"..
A Milano nel frattempo, era già iniziato il corteo di Ultras laziali ed interisti, i quali dopo aver appreso le decisioni di Amato, ne chiedono le dimissioni (a mezzo striscione) e INVANO, tentano di far capire cosa avrebbe potuto generare tale decisione mediante un altro striscione "Per Raciti fermate il campionato ma la morte di un tifoso non ha significato" .
Ciò nonostante, il calcio non si ferma. Neanche quando a sbagliare, ad uccidere, è stato un poliziotto.
A Bergamo, dove da sempre esiste una delle più temute tifoserie d'Italia, e dove si sta per giocare una delle partite più importanti della giornata, il clima è tesissimo.
Ed i cori fuori dallo stadio lasciano ben pochi dubbi all'epilogo della giornata bergamasca. Nonostante questo nessuno prende l'unico provvedimento che andava preso. SOSPENDERE L'INTERA GIORNATA DI CAMPIONATO.
Ora, i lati della medaglia da guardare e su cui riflettere non sono più due soltanto, solo che nessuno ha il coraggio di tirarli fuori. Perchè a nessuno fa comodo tirarli fuori. Perchè è necessario trovare un capro espiatorio per la imminente morte del calcio. Perchè è necessario strumentalizzare bene ogni singolo fatto per criminalizzare gli elementi più scomodi.
Io non sono nessuno, non ho alcun potere, non ho alcun interesse nè ideologico nè economico a far rimanere tutto com'è ora e soprattutto, a me lo stato non fa paura, quindi, conoscendo profondamente il mondo ultras, e la militanza politica mi sento in dovere di sottoporre all'attenzione di tutti quelli che avranno la pazienza di leggere e la mente abbastanza elastica da comprendere quanto seguirà, che vi aiuterà a capire e riflettere non solo sul mondo del calcio, ma più in generale sulla nostra società.
1- Il mondo del calcio domenica non è stato fermato perchè in ballo c'erano troppi interessi economici (vedi i diritti TV..), e detto fra noi, la morte di Gabriele Sandri poco è importata ai vertici dello stato, sicuramente non al punto di perdere milioni di euro per sospendere il campionato.
2- L'attrito tra le forze dell'ordine ed il mondo ultras, è andato via via aumentando grazie a delle "leggi speciali" INCONCLUDENTI atte nel 90% dei casi a vietare oggetti o slogan (Es. allo stadio, oggi non possono più entrare tamburi, i megafoni devono essere fissati all'interno della curva dal personale della società e non possono in alcun caso essere asportabili, gli striscioni devono essere DENUNCIATI alla questura almeno un giorno prima della gara e non possono esserci scritte ingiuriose o che in qualche modo possano recare danno di immagine alla società sportiva che viene ospitata, non possono essere introdotti allo stadio fumogeni colorati e le eventuali coreografie devono essere depositate almeno due giorni prima del match...(se non vado errata, ma cmq, una cosa simile...) Ecc..ecc..)
Posso aggiungere inoltre, che lo strumento di repressione più in voga e più utilizzato negli ultimi anni dalle forze dell'ordine contro gli ultras sono le DIFFIDE, (ossia il divieto, a volte con l'obbligo di firma in questura, d'ingresso allo stadio) in molti casi senza una motivazione reale o per supposizione di reato. O per cazzate.
A questo proposito vorrei ricordare che l'ideatore della ormai famosa coreografia "A.S. ROMA MERDA" fu diffidato per un anno e sei mesi (se non vado errata, ma nei prossimi giorni saprò se volete dirvi con più precisione...) e che dopo aver fatto ricorso, dopo mesi di allontanamento dallo stadio, vinse la causa e gli fu revocata la diffida. (ma non gli furono restituiti i mesi allo stadio...)
3- Il mondo del calcio ed i vertici dello stato sono bene a conoscenza della delicata situazione tra mondo ultras e forze dell'ordine. Ciò nonostante nulla è stato fatto affinchè si potesse aprire un dialogo con i rappresentanti delle curve, ma piuttosto, è stato vietato ai cosiddetti "gruppi organizzati" di organizzare trasferte con pullmann o treni speciali (sicuramente molto più controllabili di un centinaio di macchine che partono ad orari diversi...)
4- Il mondo del calcio è malato, si, ma il male del calcio non sono gli ultras. Il calcio è profondamente e irrimediabilmente contaminato dal Dio denaro. In tutti i suoi aspetti. In primis quello del calcio giocato. E non sto parlando di mazzette o di partite vendute. Sto parlando del fatto che oggi, ormai, per vedere un vero fallo bisogna andare come minimo a guardare una partita di serie C... E sapete perchè?? Perchè fare un fallo ad uno dei "mister miliardo" in campo equivale ad una specie di fine carriera.
Vent'anni fa non c'era la moviola, non si parlava di tecnologie varie in campo e quasi mai di partite vendute... Ed il calcio era bello, ed alla fine delle partite chi non era andato allo stadio si godeva 90°minuto.. Alcuni gruppi di persone a volte venivano a contatto e si prendevano un po' a pugni.. Erano gli ultras. Ma non c'erano mai stati tutti questi disordini MAI. Era tutto un altro calcio. E i calciatori si abbracciavano con gli ultras. Non erano la classe operaia, ma non erano neanche i mister miliardo di oggi.
La giornata del calcio era la domenica, e non tutta la settimana perchè "bisogna riempire i palinsesti delle pay-tv" perchè è per questo che la serie B gioca di sabato, non lo sapevate?
E i 253651263561253612 anticipi e posticipi?? Prima c'era sempre un motivo dietro l'anticipo o il posticipo di 1 partita. Oggi no, ci sono solo interessi.
Sapete, anche il mondo ultras è malato. E' contaminato dallo stesso Dio denaro. Oggi tutto è un business. Pochi sono quelli che continuano a crederci realmente.
Poche sono le bandiere del calcio. Pochi sono gli uomini del calcio. Pochi sono gli ultras.
5- In questi giorni ho sentito parole "ANTI-STRUMENTALIZZAZIONE" dell'accaduto.. Senti chi parla!!!...
Sono giorni che non si fa che parlare di facinorosi di estrema destra legati a chissà quali movimenti "TERRORISTICI" che hanno DEVASTATO Roma nord COLPENDO i POTERI DELLO STATO.
Sono giorni che vedo e leggo scritte inneggianti giustizia o vendetta per Gabriele con simboli come celtiche o svastiche su tutti i telegiornali e su molti giornali. Scritte A.C.A.B. (All Cops Are Bastards...) magari apposte anche giorni o mesi prima che fanno all'occorrenza il giro del mondo come in questo caso.
Sento parlare della "NERA" Piazza Vescovio come presumibile ritrovo di parte dei facinorosi che hanno per l'appunto devastato Roma..
Rispetto per le ideologie neanche nel giorno del funerale. I cronisti che tenevano a sottolineare che c'erano stati saluti romani e cori fascisti. Pochi hanno sottolineato che a dare l'addio a Gabbo c'erano 5.000 persone (anche ultras venuti da tutte le curve d'Italia) e che nonostante si respirasse un clima di rabbia e incredulità ancora per l'accaduto, non si è registrato neanche il minimo "disordine".
Ecco a che cosa è servita questa volta la morte di un ragazzo innocente. A puntare il dito verso chi è scomodo. Verso chi in realtà si odia. Evito di commentare alcune "edificanti letture" di quotidiani a tiratura Nazionale che lunedì collegavano una canzone ed il relativo testo di un gruppo romano che fa Rock Identitario a quanto accaduto domenica nel tardo pomeriggio fino a notte inoltrata nei pressi dello stadio Olimpico.
Certa gente non dovrebbe neanche qualificarsi come giornalista.. Perchè come diceva spesso mia nonna "Con le bugie, mandano avanti treni in salita" ... Ed in questo caso mandano in galera la gente!
VERGOGNA!
Già riflettendo su questo... Potreste capire molto. Io sono stanca ora, ma vi assicuro che il discorso non si conclude quì. Ripeto.. La rabbia è tanta. Il dolore di più. Siamo ormai a venerdì.. E fino a martedì sera, NON ESISTEVA ANCORA UN
INDAGATO.Onore e rispetto per Gabriele.. E soprattutto
GIUSTIZIA per chi oggi lo piange, dai genitori Giorgio e Daniela al fratello, Cristiano, a noi, tutti gli amici.